Roma, 29 mag. (AdnKronos) - Noi siamo responsabili, Ap continuerà a sostenere il governo Gentiloni. Angelino Alfano è ai ferri corti con Matteo Renzi. L'incontro di oggi sulla legge elettorale, raccontano, non è servito a ricucire lo strappo consumatosi sullo sbarramento al 5%, vero scoglio insormontabile per il ministro degli Esteri, perchè lo condannerebbe a stare fuori dai giochi. Alfano avrebbe spiegato che votare in anticipo sarebbe un errore, non bisogna interrompere la legislatura, anche perchè significherebbe mettere a rischio la legge di stabilità, da approvare entro l'anno. Di fronte all'ipotesi di una soglia del 5% e al rischio di scomparire, Ap è pronta a fare le barricate in Parlamento, specialmente al Senato, dove i numeri sono ballerini. Ma non aprirà la crisi di governo, perchè, spiegano fonti parlamentari centriste, ''il nostro nemico non è certo il governo Gentiloni...." E ancora: "Il segretario del Pd si è fatto prendere da pulsioni omicide, stringendo alleanze con i propri avversari, girando le spalle ad amici ed alleati...". Alfano, raccontano, sarebbe rimasto amareggiato e deluso dal comportamento di Renzi, condannando l'intesa con Lega e M5S in particolare. Secondo fonti parlamentari, nel mirino di Ap ci sarebbe quello che viene definito l'avventurismo politico renziano. Ora Ap guarda al futuro e lavorerà per dar vita a un'aggregazione dell'area centrista, liberale riformista e moderata, alternativa a Renzi e all'asse Pd-Fi-M5S-Lega.
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