Palermo, 20 giu. (AdnKronos) - Occupazione al palo in Sicilia. Dopo il buon andamento del 2015, con il recupero di 30mila unità, nel 2016 la crescita del numero di occupati ha subito una battuta d'arresto, anche se sono aumentate le ore lavorate per addetto. E' aumentata l'occupazione a tempo pieno mentre rispetto al resto dell'Italia nell'Isola resta più elevato il ricorso a forme flessibili di lavoro. È quanto emerge dal rapporto "Economie regionali" della Banca d’Italia presentato oggi nella sede palermitana di via Cavour. Si riducono gli occupati nell'industria in senso stretto, nell'agricoltura e nelle costruzioni. Segno più, invece, per i servizi dove anche se è proseguita la crescita del numero di addetti sono emersi "segnali di debolezza nella parte finale dell'anno anche per il contributo negativo del commercio". A essere colpiti maggiormente dagli effetti della crisi sono soprattutto gli uomini e i lavoratori autonomi per i quali l'occupazione dopo due anni di variazioni positive si è ridotta. "Per i dipendenti del settore privato non agricolo - spiegano da Bankitalia - le attivazioni di nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato, che sino alla fine del 2015 avevano beneficiato di significativi sgravi contributivi, sono diminuite del 33, 9 per cento a fronte di una crescita dei rapporti con contratti a termine e dell'apprendistato". In particolare nel 2016 le assunzioni a tempo indeterminato nell'Isola sono state 98.320 (148.702 nel 2015, -33,9 per cento), quelle a termine 213.697 (197.861 nel 2015, 8 per cento) e le assunzioni in apprendistato 12.760 (6.962 nel 2015, 83,3 per cento).
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