Vicenza, 12 lug. (AdnKronos) - "In Parlamento è necessario sostenere una diversa linea di politica economica, che parta dal presupposto che colpire le imprese significa colpire il Paese”. A seguito dell’approvazione in Consiglio dei Ministri del cosiddetto “Decreto dignità”, il presidente degli Industriali vicentini Luciano Vescovi ha scritto ai senatori e agli onorevoli della provincia di Vicenza che dovranno convertire il decreto in Parlamento dove ci sarà la possibilità, ed è questo l’auspicio e la richiesta del presidente, di apportare importanti modifiche.“Da tempo le nostre rilevazioni congiunturali rilevano che le aziende vicentine e venete stanno consolidando un importante trend di crescita, soprattutto sul fronte dell'export”, scrive Vescovi. “Lo stile di questo decreto – continua - sembra reintrodurre una logica neo-dirigista basata sulla convinzione che a creare il lavoro non siano le imprese, ma le leggi e le regole. Una logica anacronistica che speravamo finalmente superata. Perché non può essere un decreto d'urgenza ad affrontare e risolvere temi e questioni che richiedono riflessione, confronto e disponibilità all'ascolto". "Il risultato delle nuove norme, qualora non venissero riviste, non sarà quello di contrastare la precarietà (l’incidenza dei contratti a termine sul totale degli occupati, in Italia, è in linea con la media europea), ma quello di contrastare il lavoro. Non sarà tanto la Waterloo del precariato, come il decreto è stato definito, quanto la Caporetto del lavoro", avverte.
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