Palermo, 24 nov. (AdnKronos) - "Dal burrascoso episodio della Ragusa Moleti emerge una carenza preoccupante di dialogo e di confronto. Nella prassi quotidiana su questioni così controverse nella comunità scolastica ci sono organismi collegiali chiamati a pronunciarsi, dentro questi luoghi occorre discutere preventivamente e trovare soluzioni condivise". A dirlo all'Adnkronos è l'assessora alle Politiche giovanili e alla Scuola del Comune di Palermo, Giovanna Marano, commentando la vicenda della scuola di corso Calatafimi in cui il dirigente, Nicolò La Rocca, ha scritto una circolare vietando preghiere collettive durante l'orario scolastico. Una decisione che ha provocato la dura reazione di alcuni genitori, che stamani hanno deciso di mandare in classe i propri figli con tanto di rosario al collo. Una protesta, assicurano le mamme più intransigenti, che è destinata a proseguire anche nei prossimi giorni se le statue della Madonna e di Gesù e le immagini del Papa non torneranno al loro posto e ai bimbi non sarà concesso di recitare le consuete preghiere prima della ricreazione e dell'inizio delle lezioni. "Praticare la discussione dentro quegli organismi collegiali di cui ogni istituto è dotato - dice adesso Marano - serve per rafforzare la pratica educativa utile all'intera comunità scolastica, ovvero docenti, famiglie e dirigente".
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