Roma, 18 ott. (AdnKronos) - "E' stato un peso che ho portato per vent'anni, che ha cambiato la mia vita e la percezione sia del mio mestiere che degli uomini". Così Asia Argento, in un'intervista a 'Carta Bianca', torna a commentare la violenza sessuale subita nel '97 dal produttore statunitense Harvey Weinstein. "Mi sono sentita male con me stessa, mi vergognavo e non riuscivo a raccontarlo a nessuno", racconta l'attrice in collegamento da Berlino, "mi sono sentita debole e a ventun'anni non volevo sentirmi tale, mi sentivo già una donna di mondo e pensavo che una cosa del genere non sarebbe mai successa a me". L'attrice si trova ora a Berlino perché, spiega, "in Italia tirava un clima di tensione abbastanza pesante, sia nei miei confronti che verso la mia famiglia, e avevo bisogno di respirare". Dopo aver denunciato la violenza Argento è diventata il bersaglio di numerose critiche, anche da parte delle donne. Ma a coloro che la accusano di non essersi sottratta replica: "In quel momento ero pietrificata, era impossibile dire di no, non potevo scappare, è stata una violenza vera. Sono stata chiusa in una stanza con un maniaco sessuale, un predatore seriale, che si è approfittato di me quando ero una ragazzina". "Weinstein - spiega l'attrice - per almeno 30 anni ha dominato il cinema mondiale, ha imposto i suoi film agli Oscar, poi ultimamente ha perso molto potere, la gente ne aveva abbastanza, non solo delle sue violenze sulle donne, che erano note a tutti, ma anche di come trattava gli autori e i registi, la sua è stata una violenza lunga trent'anni".L'attrice torna anche a commentare la denuncia relativa ad un regista italiano diffusa tramite l'ormai popolare hashtag #QuellaVoltaChe. "Non ho bisogno di dire i nomi tanto in Italia c'è la prescrizione - sostiene - è successo talmente tanti anni fa che anche se lo denunciassi non avrebbe alcun senso, non ho alcun potere giuridico contro di lui". "L'ho voluto dire - prosegue - per mostrare la mia solidarietà nei confronti delle altre donne che hanno avuto il coraggio di denunciare le loro esperienze personali. Io sono fiera di aver parlato perché è iniziato un movimento rivoluzionario delle donne". Per poi concludere annunciando di voler lasciare l'Italia: "Non per sempre, tornerò in vacanza - afferma - Non vedo cosa ci sto a fare, tornerò quando le cose miglioreranno e per combattere le battaglie con tutte le altre donne".
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