(AdnKronos) - "Occuparsi di controllo e valutazione significa impegnarsi in un’azione di profondo cambiamento culturale, sul piano politico ed istituzionale -spiega il vice presidente Borghetti-. Dopo cinque anni d’intensa attività, possiamo notare che sono stati compiuti molti passi avanti, ma che almeno altrettanti se non forse di più andranno realizzati nell’attuale legislatura". E "l’aspetto forse più problematico è senz’altro rappresentato dalla volontà della politica di utilizzare effettivamente i risultati della valutazione all’interno dei processi decisionali". Per questo, avverte, "ho promosso una legge, poi approvata dal Consiglio, che introduce innovazioni importanti per quanto riguarda i rapporti tra Giunta e Consiglio in tema di aggiornamento e condivisione sui risultati delle valutazioni. Le decisioni sono e restano politiche". Tuttavia, "se le decisioni fanno a meno delle evidenze fattuali saranno sicuramente meno buone".
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