(AdnKronos) - Confermata, inoltre, l'istituzione di un conto corrente intermedio dove finiranno le restituzioni prima di essere 'girate' al fondo per le pmi: obiettivo consentire i controlli inesistenti nella scorsa legislatura, quando alcuni parlamentari finirono per fare i 'furbetti' e tenersi parte dello stipendio dichiarando il falso, con il sistema dei bonifici prima inviati e poi ritirati.Sembra destinato a naufragare, invece, il cosiddetto 'lodo Del Grosso', dal nome del deputato che a inizio legislatura, raccontano, aveva proposto ai vertici di rinunciare a metà indennità di mandato agendo direttamente sulla fonte: le Camere. Obiettivo dimezzare l'esborso per le casse dello Stato, rinunciando al lordo e non al netto (50%) come avverrebbe da ora in poi con gli stipendi dei parlamentari 5 stelle.Una proposta che il deputato abruzzese voleva rivolgere a tutte le forze politiche, permettendo a qualsiasi parlamentare ne avesse fatto richiesta di rinunciare a parte dell'indennità. Ma dagli uffici di Montecitorio filtra come, in realtà, si possa intervenire sull'indennità di mandato solo per legge, mentre per le indennità di funzione -riconosciute tra gli altri a presidenti, vice e questori - è prevista la possibilità di rinunciare volontariamente.
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