Milano, 29 apr. (AdnKronos) - "Ero appena entrato nei locali di 'Radio Blu', l’emittente privata romana che dirigevo, quando il telefono all’ingresso ha preso a squillare. Allora, ho alzato la cornetta per rispondere e al mio pronto – dall’altra parte c’era un collega di un’altra emittente, cui concedevamo i nostri servizi – la voce risponde: avete saputo che hanno ucciso Pio La Torre? A quel punto, ho riattaccato, ho preso la porta e sono tornato a casa". A 35 anni dall’efferato omicidio di mafia che tolse la vita a Pio La Torre e Rosario Di Salvo, Franco La Torre, figlio di Pio, intervistato dall'associazione Themi & Metis, afferma che "gli omicidi politici in Italia sono il frutto di convergenze di interessi, anche nel caso di Pio La Torre"."Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, nella sua ultima intervista concessa nell’agosto ’82 a Giorgio Bocca di Repubblica, alla domanda sul perchè avessero ucciso Pio La Torre, la sua risposta fu: 'Per tutta una vita'. Il processo -prosegue Franco La Torre- ha condannato i killer della cupola di cosa nostra ma non ha consentito di approfondire altri aspetti, quali l’attenzione dei servizi segreti sino a pochi giorni prima dell’omicidio, le interrogazioni di mio padre sulle esercitazioni anti-atomiche in Sicilia svolte dalle forze armate italiane e da componenti di Gladio e la sua battaglia contro i missili a Comiso. Come la storia c’insegna, gli omicidi politici in Italia sono il frutto di convergenze di interessi, anche nel caso di Pio La Torre".
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