Roma, 17 gen. (AdnKronos) - "Chiunque, al fine di ottenere o mantenere il beneficio, mediante l’utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero mediante l’omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente il reddito di cittadinanza è punito con la reclusione da due a sei anni. Alla condanna in via definitiva consegue la revoca del beneficio con efficacia retroattiva". E' quanto si legge nella bozza del dl con le disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni che sarà approvato oggi, in possesso dell'Adnkronos. "Il beneficiario dichiarato decaduto è tenuto alla restituzione di quanto indebitamente percepito. Il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi dieci anni dalla condanna", conclude il testo.
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