Roma, 12 ott. (AdnKronos) - “Sorprendono ancora una volta le dichiarazioni di Juncker, che da un lato dice di amare il nostro Paese e dall’altro gli chiede ancora austerità, giustificandola con gli impegni di finanza pubblica presi dal governo Gentiloni. Juncker forse non ha ben chiari i meccanismi della democrazia: il 4 marzo il voto popolare ha premiato M5S e Lega, forze politiche che si sono poi unite in un contratto di governo. Per realizzarlo abbiamo bisogno di abbandonare l’austerità e dare forza ad un’economia che ereditiamo in pessime condizioni". Lo dichiarano i deputati M5S della commissione Bilancio."Lo 0,8% di deficit 2019 promesso dal Partito Democratico sarebbe un tradimento elettorale imperdonabile - proseguono i 5 Stelle - Dovremmo tagliare ancora investimenti e servizi pubblici perché un partito mandato a casa dagli elettori lo aveva promesso? Ricordiamo, peraltro, che i governi del Pd hanno sempre promesso ciò che non potevano mantenere: in tutti i Def degli ultimi anni leggiamo di miracolosi aggiustamenti della finanza pubblica nella direzione del pareggio di bilancio. Peccato che poi il deficit effettivo fosse sempre più alto di quanto indicato a bocce ferme”.
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