Milano, 18 gen. (AdnKronos) - Tre persone di origine cinese, titolari di altrettanti laboratori di cucitura e confezione operanti nel mantovano, sono state denunciate per sfruttamento di manodopera clandestina. Nel corso dell’attività ispettiva, condotta dalla guardia di finanza di Castiglione delle Stiviere, unitamente a militari del gruppo di Mantova, sono stati identificati 30 soggetti tutti di nazionalità cinese e rilevati 11 lavoratori in nero di cui 7 risultati clandestini. L’edificio in cui hanno fatto accesso i finanzieri è risultato totalmente privo di vie di areazione, con finestre oscurate. Al suo interno sono stati rinvenuti numerosi banchi di lavoro in serie, circondati da cumuli di materiale, fili elettrici volanti, cucine di fortuna e frigoriferi e congelatori colmi di prodotti alimentari. Nei locali aziendali erano state ricavate abusivamente numerose stanze da letto, con a disposizione servizi igienici dotati di una sola doccia, anch’essi in cattivo stato di manutenzione e pulizia, utilizzati anche da bambini presenti all’atto dell’intervento. I lavoratori clandestini, alla vista dei finanzieri, hanno tentato di darsi alla fuga, ma sono stati trovati e fermati in intercapedini di compensato create appositamente come nascondigli. Per loro è stata avviata e conclusa la procedura di espulsione dal territorio nazionale. I tre titolari invece, al momento irreperibili, sono stati denunciati per il reato di sfruttamento di manodopera clandestina con il conseguente sequestro degli immobili e dei macchinari utilizzati. Contestualmente, le fiamme gialle hanno anche avviato mirati controlli fiscali, in quanto le tre aziende non risultano aver versato alcun tipo di imposta, al momento quantificate in oltre 100mila euro. Verranno pertanto irrogate sanzioni amministrative per circa 120mila euro e, a seguito della segnalazione delle violazioni all’ispettorato territoriale del lavoro di Mantova, la sospensione dell’attività delle imprese ispezionate.