Roma, 24 set. (AdnKronos) - "L'accordo raggiunto ieri tra Italia, Francia, Malta, Finlandia e Germania, sotto l'egida della Commissione Europea, è un passo che comincia ad allontanarci da quella strumentalizzazione dei naufraghi, di quelle persone disperate che scappano dalle torture libiche, se non da luoghi di guerra e di violenza, che è stata messa cinicamente in atto nell'ultimo anno". Lo scrive su Facebook Gregorio De Falco, ex senatore M5S ora al gruppo Misto."È chiaro ed evidente che non si tratta di una soluzione - premette - ma già solo il prendere parte ai lavori dei ministri dell'Interno e dimostrare di voler tentare di risolvere le questioni, non volendo sfruttare il problema per un facile consenso, è già parte della soluzione. Questo accordo, inoltre, restituisce onorabilità al prezioso contributo della Guardia Costiera italiana e, nel contempo, attribuisce alle ong quel ruolo sussidiario che spetta loro, rispetto alle Istituzioni. Appare chiaro, infine, che l’accordo in corso di perfezionamento avrà come conseguenza la riduzione fisiologica anche degli sbarchi autonomi"."La rinnovata 'fiducia' verso i libici, invece, non è in alcun modo accettabile; non c'è più nessuno che davvero non veda che i trafficanti di esseri umani hanno interessi assolutamente contigui a quelli dei libici e che, d'altra parte, la sedicente 'Guardia Costiera libica', che non ha alcuna effettività sotto il profilo operativo, è stata responsabile di uccisioni e torture. Su questo punto si deve essere chiari: pur essendo solo un primo passo, è assolutamente necessario denunciare rapidamente e senza ambiguità gli accordi con i libici", conclude.
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