Roma, 18 giu. (AdnKronos) - "Al padre padrone del governo, dico, da padre, che l'umanità viene prima dei sondaggi". In un'intervista sulle pagine di Repubblica, il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, attacca a muso duro la politica del nuovo governo sui migranti: "Fare i forti con i deboli nel Mediterraneo ed essere complici dei peggiori egoismi nazionali in Europa, come Orban e tutti quelli che si sono opposti a un coordinamento europeo sui migranti, non porterà da nessuna parte. Dico io a Salvini, da padre, che l'umanità viene prima di qualsiasi sondaggio. E ogni vita ha lo stesso valore". Per Martina, "Aquarius, approdata a Valencia, è stata usata come pretesto ed è diventata la cavia di una operazione politica che ha la sua forza nella propaganda. Ma si isola così ancora di più l'Italia nella difficile partita europea". "Le nostre politiche hanno ridotto dell'80% gli sbarchi combattendo i trafficanti - rivendica - il problema non si risolve inventando una campagna denigratoria contro le Ong né tanto meno utilizzando parole 'come la pacchia è finita' di fronte alla vita di bambini, di donne, di una umanità che cerca di uscire da drammi e sofferenze indicibili". Martina ricorda "poi che la Lega, quando si è trattato di sostenere al Parlamento Ue la riforma del regolamento sui richiedenti asilo si è astenuta. Si urla in tv, si fanno i tweet e in Europa si scompare. Quello grillo-leghista è il governo della destra più insidiosa ed estrema".
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