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3 gennaio 2019 - 16:08

Migranti: Schiavone (Asgi), Sea Watch ricorra a Cedu contro Italia e Malta

Milano, 3 gen. (AdnKronos) - Gli esponenti della Sea Watch si rivolgano alla Corte europea dei diritti dell'Uomo contro Malta e Italia, i due Paesi con obbligo di soccorso che da diversi giorni si rifiutano di accogliere 32 migranti, prigionieri nelle acque del Mediterraneo. E' l'invito che Gianfranco Schiavone, vicepresidente Asgi, l'Associazione studi giuridici sull'immigrazione, rivolge ai vertici della ong tedesca. Per Schiavone, intervistato dall'Adnkronos, il rifiuto di consentire lo sbarco, "a persone sfuggite a torture e violenze, che oggi si trovano su una nave in condizioni di sovraffollamento e con bisogno di accesso a cure mediche e a generi di prima necessità, viola le norme a tutela dei diritti umani fondamentali, in particolare l'articolo 3 (divieto di trattamenti inumani e degradanti) della Convenzione europea per i diritti dell’Uomo". E' un "caso record" - 13 i giorni di permanenza lontano da un porto sicuro - che mostra un comportamento illegittimo di tutti gli Stati che hanno negato un attracco alla nave e rispetto al quale la Sea Watch, - "visto che la soluzione esclusivamente politica tarda ad arrivare" - ha la possibilità di ricorrere ad azioni giudiziarie. "La ong tedesca - spiega Schiavone - può rivolgersi alla giustizia maltese trovandosi ora in quelle acque oppure direttamente alla Cedu che con un provvedimento di urgenza può chiedere allo Stato 'incriminato' di sospendere la misura e mettere in atto tutti i comportamenti per garantire la sicurezza ai migranti presenti sulla nave 'fantasma' a cui viene impedito lo sbarco".