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Palermo, 16 dic. (AdnKronos) - Una lettera-denuncia contro le Istituzioni europee ritenute responsabili di una mancata attenzione verso la sorte delle migliaia di persone che quotidianamente rischiano la vita per raggiungere l’Europa per sfuggire a guerre, violenze e povertà. A scriverla è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha indirizzato la missiva alla Corte penale internazionale, alla Procura nazionale Antimafia italiana e alla Procura di Roma, competente per i crimini commessi all’estero. Nel suo documento, che è stato mandato anche alle massime autorità europee (i presidenti del Parlamento, della Commissione e del Consiglio dell’Unione europea e il commissario europeo per le Migrazioni) Orlando invita a valutare "responsabilità di ogni genere rilevanti sul piano interno o internazionale".Il primo cittadino, ricordando il proprio rifiuto di una distinzione fra migranti economici e richiedenti asilo, sottolinea come anche di fronte a tale distinzione il comportamento delle autorità europee e dei propri rappresentanti nei Paesi di partenza e transito dei migranti è "negligente" in quanto non permette nemmeno che i richiedenti asilo possano presentare una domanda in tal senso già in quei Paesi. "La situazione più grave è certamente quella della Libia - dice il sindaco di Palermo -, ma anche in quei Paesi africani che hanno aderito alla Convenzione di Ginevra non vi sono possibilità effettive di riconoscimento dello status di protezione e di soggiorno sicuro e legale".Per Orlando "siamo di fronte a un comportamento illogico e criminogeno perché, se davvero si volessero tutelare coloro che hanno diritto a chiedere l’asilo, si dovrebbe rendere possibile accedere alle tutele internazionali già nei Paesi di partenza o transito. Invece oggi l’Unione europea sostanzialmente impedisce qualsiasi forma di ingresso legale in Europa, mettendo migliaia di persone nelle mani di organizzazioni criminali senza scrupoli".





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