Roma, 21 nov. (AdnKronos) - L’economia mondiale sta attraversando “zone di turbolenza”. Dopo +3,6% nel 2017, la crescita del pil mondiale probabilmente raggiungerà "il suo picco" nel 2018 toccando +3,7%. Nel 2019 e nel 2020 “si dovrebbe comunque registrare un atterraggio in dolcezza” con un pil a +3,5%. E’ quanto stima l’Ocse nell’outlook che è stato presentato oggi e nel quale emerge che, “nonostante la disoccupazione si collochi sotto i livelli prima della crisi economica”, “gli scambi commerciali e gli investimenti a livello mondiale stanno rallentando”.Per l’Ocse “i rischi si stanno accumulando e i governi e le banche centrali dovranno navigare con prudenza per mantenere dei ritmi di crescita del pil, sicuramente più modesti ma durevoli. Negoziare un atterraggio in dolcezza è sempre stato delicato ma in questo caso è particolarmente difficile”. Con le banche centrali che “giustamente” riducono gradualmente le loro iniezioni di liquidità “la volatilità sui mercati ha fatto il suo ritorno”.I flussi di capitali che hanno contribuito all’espansione delle economie emergenti, rileva ancora l’organizzazione internazionale, “si stanno invertendo progressivamente” e “le tensioni commerciali generano incertezze” e rischiano di avere ripercussioni negative sugli investmenti in particolare nelle aree con legami stretti con gli Stati Uniti e la Cina. Anche in Europa e nel Medio Oriente “si stanno registrando un aumento delle incertezze politiche e geopolitiche”. Proprio per questo “un accumularsi dei rischi potrebbe creare le condizioni di un atterraggio più brutale del previsto”.
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