Roma, 26 ott. -(AdnKronos) - Dopo il parere del Consiglio di Stato, che ha accolto le istanze della memoria depositata da Ucina Confindustria Nautica, anche il Senato e la Camera dei deputati si esprimono a favore delle integrazioni del testo di riforma del Codice della nautica avanzate dalla rappresentativa della filiera. Come riferisce la stessa Ucina le Commissioni competenti hanno votato confermando parere positivo al Governo, ma vincolato all’adozione di modifiche e integrazioni lo schema di Decreto legislativo.Le 'condizioni' votate dalle Camere, anche in accoglimento dei suggerimenti dello stesso Consiglio di Stato, riguardano in particolare lo snellimento burocratico delle procedure di registrazione delle unità, il coordinamento con il registro telematico, anche ai fini dei controlli in mare, il pieno riconoscimento della navigazione commerciale, le semplificazioni per le navi iscritte al registro internazionale, la rivisitazione della sicurezza della navigazione da adottarsi nel regolamento attuativo con riguardo rilascio delle certificazioni e delle dotazioni, la validità dell’uso del VHF senza necessità di esame."Le nostre istanze trovano un’autorevolissima conferma – commenta soddisfatta la Presidente di Ucina Confindustria Nautica, Carla Demaria – devo ringraziare innanzitutto le Commissioni VIII Lavori pubblici del Senato e IX Trasporti della Camera, i rispettivi Presidenti Altero Matteoli e Michele Pompeo Meta, i relatori Raffaele Ranucci e Alberto Pagani, per il grande lavoro di ascolto svolto in queste settimane. In particolare il grande sforzo di raccordo messo in campo dal senatore Ranucci e dal senatore Marco Filippi, senza i quali oggi non avremmo avuto queste importanti indicazioni nei tempi utili"."Il Ministro Delrio – prosegue la Demaria – ci aveva già dato disponibilità a integrare lo schema approvato in via preliminare ad agosto, con un’ampia apertura al confronto confermata in occasione dell’inaugurazione del 57mo Salone Nautico a Genova, di cui Ucina è molto grata. Gli ho quindi scritto per chiedere che le convergenti indicazioni di Parlamento e Consiglio di Stato possano trovare al più presto recepimento nel testo finale".Il procedimento deve essere concluso, a pena di decadenza della delega, entro il 5 novembre prossimo con l’approvazione del Decreto legislativo definitivo.
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