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31 ottobre 2019 - 11:57

Palermo: Ultimo weekend de 'Le Vie dei tesori', visite guidate a musei, cappelle e cripte (3)

(Adnkronos) - E visto che di votazione qui si parla, Le Vie dei Tesori è pronto a recuperare – come è ormai un’abitudine da due anni - brandelli della storia più autentica della città. Come ogni anno, il festival chiede direttamente al suo pubblico di scegliere il bene (i beni) da restaurare, e questa volta i restauri saranno sostenuti da Lottomatica Holding. È stata quindi avviata la votazione on line che consentirà di restaurare tre beni presenti nei luoghi che hanno partecipato a quest’ultima edizione. Tre tesori da scegliere fra sei candidati, si vota su www.leviedeitesori.it: a Palermo, “concorrono” le due imponenti sfingi settecentesche in pietra di Billiemi, all’entrata del Gymnasium dell’Orto Botanico, e l’antichissima porta conservata nei magazzini della Soprintendenza, che gli storici ritengono chiudesse Porta di Castro oppure uno degli accessi del Castello a mare. Catania propone il portale ligneo settecentesco interno della chiesa di san Benedetto, da cui escono le monache che ogni anno cantano al passaggio del fercolo di sant’Agata; all’Inda di Siracusa in lizza l’affresco di Amorelli a Palazzo Greco e dieci manifesti delle tragedie realizzati tra gli anni ’50 e ’60. Gli ultimi due “candidati” arrivano da Marsala – la cupola del famoso campanile del Carmine, uno dei siti più curiosi aperto dal festival, per sole due persone alla volta – e, da Trapani, un olio su tavola conservato nella stranissima cappella della Mortificazione.Torniamo a questo ultimo weekend: saranno disponibili i cinque siti dell’Itinerario contemporaneo: case-studio dove gli artisti vivono e lavorano, aperti di sera - con lo stesso coupon dei luoghi - dalle 18 alle 22, tranne Officine Calderai dove si vedono nascere pezzi di design dalle mani degli artigiani, che sarà aperto di giorno, dalle 10 alle 18, domani e sabato. Gli altri quattro sono questi: da piazza Rivoluzione, da Arèa, studio dove lavora Giovanni Lo Verso al vicino Spazio Rivoluzione dove c’è Adalberto Abbate, a piazza XIII vittime per le due sculture en plein air di Daniele Franzella e Clemens Botho Goldbach. Ma spingetevi lontano dal centro: a pochi passi dall’Ucciardone, nella parte più antica delle Fabbriche Sandron, il pittore Nicola Pucci vive e lavora in una dimensione particolarissima.Non solo luoghi, ma partendo dai luoghi. Perché Le Vie dei Tesori non perderà mai il gusto di raccontare. Lo fanno i volontari che aprono i siti, i ragazzi che li studiano e li narrano, e le guide d’eccezione, dal direttore di museo al botanico all’appassionato. Per questo non sono da perdere le passeggiate: sabato e domenica si percorreranno le antiche strade dei mercanti, si scopriranno le mille vite della Palermo romana, normanna e spagnola; dalle ingegnose torri d’acqua ai segreti di Villa Giulia, fino alle tappe fuori città al castello di Carini, oltre alle consuete gite nel verde da Monte Pellegrino a San Martino, fino ai lecci e sugheri nascosti di Ficuzza. Restando in città, non perdete le ultime possibilità per visitare i laboratori dei pupari, da quello di Mimmo Cuticchio nei vicoli del Massimo a quello di Salvo Bumbello nel cuore del Papireto. Tra le esperienze, sono poche quelle non esaurite: restano poche possibilità per fare un giro a cavallo nelle scuderie settecentesche del principe di Cottone. E siccome le richieste erano tantissime, è stata aggiunta in corsa un terzo tour in notturna (sabato alle 20,30) all’Orto Botanico. Le ultime due visite teatralizzate sono sabato: alle 17,30, Stefania Blandeburgo vestirà il costume succinto di un’autentica cortigiana settecentesca nella cripta delle Repentite; e Pietro Massaro sarà l’oste della taverna di Sant’Antonino, che appare nel convento del quartiere raccontando la sua vicenda personale e intrecciandola a quella di alluvioni, terremoti, feste, usi e cibi. Tutto da prenotare su www.leviedeitesori.