(AdnKronos) - "E' stata una grande emozione - dice adesso Antonio all'Adnkronos . Un gesto che mi ha commosso. Invece di godersi quei minuti con il Pontefice, ha pensato a me, mi ha presentato come 'un amico' e ha condiviso la gioia e la grazia di quel momento". Una scena in cui Antonio ha visto anche un messaggio più profondo. "Un fratello musulmano che parla con il Papa e mi presenta come amico. Il segno di un'unione tra le religioni che oggi ha un valore ancora più alto". Antonio in missione è arrivato 12 anni fa. Per caso. "Dalla Basilicata a Palermo per studiare, qui ho conosciuto la mia vocazione". In via Archirafi è arrivato con un sacco di vestiti da donare ai poveri. "Mi ci avevano mandato i frati della Chiesa di Sant'Antonino" ricorda. Prima i vestiti, il giorno dopo un sacco con la spesa e da allora un impegno quotidiano, perché "Biagio (Conte, ndr) per me è come un secondo padre e alla missione mi hanno visto crescere, è la mia casa".
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