Roma, 19 nov. (AdnKronos) - "Lo appoggerò, è il mio candidato". Carlo Calenda ribadisce a Circo Massimo che appoggerà Marco Minniti al congresso Pd. "Ha gestito un'emergenza incredibile, e l'ha fatto con grande capacità. Si è preso un carico di responsabilità significativo. Ma detto questo né Minniti, né Zingaretti, né Martina faranno la differenza: alla fine andrà costruito un fronte molto più ampio per le Europee, quello che io chiamo fronte repubblicano. Oggi quelli che sono disponibili a votare Pd sono relativamente pochi". Per Minniti, se nessuno dei candidati alle primarie dovesse arrivare al 51% "sarebbe uno scacco": "Sarebbe un grosso problema", riconosce Calenda, che parlando dell'eventuale candidatura del segretario reggente Martina dice "dovrebbe rinunciare, sarebbe meglio". E Renzi? "Sarebbe un'assurdità fare un'altro partito", dice l'ex ministro, "Una scissione sarebbe inspiegabile, ma non credo che farà una cosa del genere: può giocare ancora un ruolo importante in modo trasparente".
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