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1 marzo 2019 - 12:50

Pd: Gomez (Fatto q.) 'a primarie più gente di quanto si pensi, voto antigoverno'

Roma, 1 mar. (AdnKronos) - "Io sospetto che andrà a votare più gente di quanto non si dica". Questa la previsione sulle primarie Pd del direttore del Fatto Quotidiano.it, Peter Gomez. "Perché il voto di domenica è anche l'occasione per tutti coloro che si sentono all'opposizione del governo, di dimostrarlo e questo potrebbe mobilitare più gente del previsto", spiega all'Adnkronos. Certo, "andare a verificare il numero effettivo dei votanti per noi giornalisti è impossibile. Si critica giustamente il voto sulla piattaforma Rousseau, ma anche il voto delle primarie non è verificabile". Comunque, la previsione di Gomez è che potrebbe esserci un allargamento della platea dei partecipanti, un popolo 'dell'opposizione' ai gialloverdi che potrebbe mobilitarsi. Questo "dovrebbe favorire Zingaretti" sebbene, osserva il direttore del Fatto Quotidiano web, non è da sottovalutare la capacità di mobilitazione dell'area renziana. "Renzi è il leader meno popolare nei sondaggi ma, anche nella sua scarsa popolarità, conserva un esercito compatto e numeroso di sostenitori come si vede alle presentazioni del suo ultimo libro". Una macchina di consenso che "potrebbe provocare sorprese" anche se il voto renziano "si divide tra Martina e Giachetti". Quanto poi al confronto tv di ieri su Sky, "c'è un dato che mi ha colpito: non ho sentito rieccheggiare da parte di nessuno dei tre candidati, temi che sono al centro del dibattito mondiale della sinistra da Corbyn a Sanders agli stessi socialdemocratici tedeschi. Ad esempio, tutti e tre hanno escluso la patrimoniale che invece è un grande tema della sinistra mondiale. Tutti hanno criticato il reddito di cittadinanza. Insomma, ancora una volta si è parlato poco e per niente dei poveri. Quando ero piccolo mi avevano insegnato che la destra si occupava dei ricchi, la sinistra dei poveri. Forse mi sbagliavo io...". Infine, sulle alleanze, per Gomez non ci sono dubbi: "Se il Pd vuole tornare al governo, dovrà fare alleanze: o con M5S o il centrodestra, senza la Lega".