(AdnKronos) - “La domanda - aggiunge Serracchiani - è quindi: cosa ci avvicina a un partito che ha tradito i suoi elettori sul piano dei suoi principi fondamentali? Dalla politica economica, al sociale alla politica estera, alla vergogna che è questa finanziaria, non troviamo un punto da cui iniziare l'ipotetico dialogo vagheggiato da Smeriglio. Lo verifichiamo giorno per giorno in Parlamento, ma anche nella gestione dei dicasteri che hanno occupato. "I 5Stelle sono andati al potere sollevando un'onda di speranze - quelle che il Pd aveva deluso - hanno preso milioni di voti e poi hanno pugnalato alle spalle i cittadini. E noi siamo quelli che dovrebbero prenderli per mano?"."Ritroviamo noi stessi a partire dalle nostre proposte, prima ancora che dai grandi ideali del passato, perché da quel che vogliamo fare saremo giudicati. Andiamo dai loro elettori con un'umiltà vera e una voglia di ascoltare autentica, oltre i discorsi di maniera. Ma non cediamo alla tentazione di rifarci un'identità chiedendo l'alleanza di avversari che ci disprezzano. Abbiamo parlato con Berlusconi e il risultato lo abbiamo visto: vogliamo riprovare con Di Maio?”, conclude.
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