Roma, 17 mag. (AdnKronos) - A 48 ore dall'assemblea Pd, i dem non hanno trovato una mediazione. Le posizioni, al momento, restano cristallizzate tra la linea dei renziani per il congresso in autunno (senza eleggere un segretario) e quella del fronte che va da Dario Franceschini a Andrea Orlando passando per Paolo Gentiloni e Nicola Zingaretti che sostiene invece la proposta di Maurizio Martina: l'assemblea di sabato all'Ergife elegga Martina segretario e sia quindi l'attuale reggente a guidare la fase congressuale.Matteo Renzi, oggi a Roma, ha fatto il punto della situazione con i suoi. "Congresso", è la linea confermata al termine delle riunioni che si sono susseguite in giornata. E l'ipotesi di Lorenzo Guerini segretario? "No, non c'è -spiega un big renziano- salvo provocazioni insostenibili...". Insomma, se Martina andasse avanti portando la sua candidatura in assemblea, i renziani sarebbero pronti a contrapporgli Guerini. Una conta che rischia di essere potenzialmente lacerante. Al momento i numeri, secondo i renziani, sarebbero questi: "Renzi parte con oltre il 60% dei componenti" dell'assemblea "contro il 40% delle minoranze, compreso Franceschini". Il risultato, comunque vada, sarebbe quello di un Pd diviso a metà. Ed è per questo che i pontieri sono al lavoro per evitare uno scenario del genere. "Mentre Lega e 5 Stelle vanno ai gazebo a votare il contratto, noi ci dividiamo in assemblea su chi fa o non fa il segretario per qualche mese? Ma su...", dice un big impegnato in prima persona nella mediazione.
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