Roma, 18 mar. (AdnKronos)(di Mara Montanari) - "Investire sul Pd è la mia ossessione ma mettendolo al centro di alleanze competitive. Teorizzare che dovremmo essere soli, puri e pochi significa mettere il tappeto rosso ai candidati di Salvini". Nicola Zingaretti, di prima mattina in radio, ribatte a Matteo Orfini sul Pd al 40% ("mi ha colpito molto perchè ha sostenuto una mozione che su questo dice la stessa cosa che dico io") e conferma la strategia di alleanze su cui intende lavorare. Un nuovo campo progressista per battere la destra di Matteo Salvini, nella scommessa di un ritorno al bipolarismo. Per farlo, sostiene, serve una rete di alleanze. Come quelle già sperimentate nelle ultime regionali e in Basilicata dove stasera Zingaretti è andato a fare campagna per il candidato del centrosinistra, Carlo Trerotola. "Non dobbiamo essere ipocriti: se vogliamo salvare l'Italia dobbiamo costruire queste alleanze", ha detto. Come quelle che si faranno in Piemonte e alle prossime amministrative. In tanti comuni. Firenze compresa, dove l'uscente Dario Nardella ha la sinistra di Leu in alleanza. Un primo passo, in questa ottica, anche la proposta di consultazioni tra i gruppi in Parlamento per coordinare l'attività di opposizione al governo Lega-M5S. E pure l'incontro, annunciato dallo stesso Zingaretti, con Roberto Speranza per mettere in campo "alleanze larghe". Un altro conto, però, sono le liste per le europee. Su questo punto, si apprende da ambienti parlamentari dem, Zingaretti avrebbe 'rassicurato' i suoi interlocutori, da Luca Lotti a Lorenzo Guerini, con cui ha avuto dei colloqui negli ultimi giorni.
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