18 dicembre 2018 - 14:42
Ponte Morandi: capo periti Aspi, crollo non per cedimento stralli
Roma, 18 dic. (AdnKronos) - Il cedimento degli stralli non è stata la causa del crollo del Ponte Morandi e lo confermerebbero anche le prime evidenze delle analisi del laboratori di Zurigo sui reperti. A dichiararlo è Giuseppe Mancini, coordinatore dei periti di Autostrade per l'Italia e professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso il Politecnico di Torino, in relazione alle diverse interpretazioni pubblicate dalla stampa sui primi esiti delle analisi effettuate - e non ancora completate - dal laboratorio Empa di Zurigo su reperti del Ponte Morandi. "E' stato scritto che dalle analisi di Zurigo emergerebbe una corrosione media del 50% dei fili che formavano gli stralli e di guaine metalliche mancanti in molti punti dei cavi. Basandomi su alcuni elementi oggettivi e di natura documentale, vorrei provare a fare chiarezza su entrambi questi temi. Innanzitutto - afferma Mancini - va sottolineato che gli esiti di Zurigo, ancorché provvisori e a uno stadio intermedio (su un totale di 3248 fili sono stati osservati e classificati per classi di resistenza solo 2383 fili) evidenziano la piena tenuta statica del Ponte: infatti, interpretando quanto riportato nella nota del laboratorio di Zurigo, con una corrosione media del 50% della totalità della sezione resistente dei fili ci sarebbe ancora un ampio margine di capacità resistente, tale da non poterne causare la rottura". "Sarebbero inoltre stati presenti - prosegue Mancini - fenomeni deformativi progressivi, visibili nel tempo da qualsiasi utente autostradale. Questo dato di fatto è stato confermato anche da ricostruzioni indipendenti di autorevoli esperti, che si sono espressi negli scorsi giorni in sede accademica".