Roma, 16 ago. (AdnKronos) - "L'avvio della procedura per valutare se si possa arrivare alla revoca della concessione è una cosa dovuta e nessuno pensi che potendo mobilitare un esercito di avvocati contro lo Stato possa accampare pretese non dovute. Lo Stato è sempre più forte perché è dalla parte della moltitudine, dalla parte del popolo". Così in un intervento pubblicato sul blog del Movimento 5 Stelle, il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Andrea Cioffi."Che il contratto di concessione di Autostrade per l'Italia avesse delle 'stranezze' - sostiene Cioffi- lo avevamo già segnalato all'Anac lo scorso anno. Dalle nostre stime valutavamo un extragettito non dovuto (pagato da chi viaggia in autostrada) pari a 2 miliardi di euro che aumentavano a 3,8 (oltre ad una buonuscita di 5,7) se fosse stata concessa la proroga che Delrio voleva dare fino al 2042. Atti non pubblici fino a quando Anac sollecitò il ministro Delrio a farlo ma lui pubblicò solo una parte degli atti facendo una 'mossa laterale'. Tra i vari atti in vigore c'è un 'atto aggiuntivo' al contratto firmato il 24 dicembre 2013 (un regalo di Natale?)"."Era il governo Letta ed il ministro era Lupi. Il successivo governo Renzi ed il ministro Delrio - sottolinea ancora Cioffi- ben si guardarono dal verificare quel contratto anzi provarono ad aumentarne gli effetti. Noi abbiamo insistito 4 anni per avere il contratto e sopratutto gli allegati e alla fine abbiamo potuto leggerlo, studiarlo, analizzarlo. Insomma questi (ed altri) motivi ci fecero agire per tutelare tutti i cittadini che pagano il pedaggio autostradale. Oggi a tutto questo si è aggiunto il disastro di Genova. Il Movimento 5 Stelle è stato, è e sarà contro tutti coloro che fanno gli interessi di pochi a scapito dei tanti", conclude il sottosegretario.
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