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(AdnKronos) - Insieme all'associazione 'Vittime della strada A16' si è rivolta al ministero delle Infrastrutture per chiedere di revocare la concessione "ma non siamo stati ascoltati. Mi auguro che il premier Conte lo faccia, spero che la politica agisca e vigili, mi auguro che quanto si vede oggi non sia solo propaganda per avere visibilità o qualche voto in più. Non credo che qualcuno pagherà per la morte di mia mamma - tra bus, motorizzazione e autostrade è uno scaricabarile di responsabilità -, ma spero che a Genova ci sia giustizia e un processo più rapido. Quello che è certo è che ci sono più di 80 morti in soli due incidenti e qualcuno ha queste vittime sulla coscienza". Cinque anni dopo il dolore è ancora tutto li: nel ricordo di 40 cadaveri disposti in quattro file da dieci, i corpi, i volti deturpati e sporchi di sangue. Immagini che le ritornano spesso in mente e le impediscono di vivere serenamente e appieno. "Manca sempre qualcosa, l'assenza è costante, con lei non posso più condividere i momenti più importanti, un matrimonio, una laurea o la nascita di un nipote. Da cinque anni urliamo che bisogna investire in manutenzione e invece ecco altri morti. E' come se mia madre fosse morta invano, sono certa che ancora oggi quel tratto di strada non è del tutto sicuro. Chi davvero controlla?", si chiede. C'è impotenza, mista a dolore e rabbia, nelle parole di Maria. C'è la solitudine di fronte "a un Paese che non scende in piazza per manifestare il bisogno di sicurezza sulle strade", c'è la rabbia di stare in un'aula di giustizia fianco a fianco "con chi siede ancora sulla sua poltrona e può godersi la famiglia", c'è lo sconforto di chi giovane precaria si sente tradita dallo Stato che non sa garantire diritti. "Io piango insieme alle famiglie di chi ha perso qualcuno a Genova, di chi aspetterà per sempre una persona che non tornerà più a casa, che stava andando a lavoro, al mare o tornava da una gita ma invece è stata tradita dalla strada. Autostrade come ha investito i nostri soldi? Perché lo Stato non ci tutela? Io vorrei delle risposte".





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