Roma, 15 ott. (AdnKronos) - “La Commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, chiamata ad accertare le cause del crollo del Ponte Morandi, ha da subito instaurato un metodo di lavoro tale da garantire a tutte le controparti la piena possibilità di esprimere le proprie posizioni e deduzioni. D’altronde già il ministro Toninelli, in sede di istituzione dell’organismo, aveva prescritto una condotta in linea con le modalità ispettive della Funzione pubblica, prescrizione cui i membri della Commissione si sono attenuti rigorosamente, come è facilmente riscontrabile nelle premesse delle audizioni”. Lo afferma il Mit in una nota. “In particolare, il 31 agosto - prosegue il Mit - sono stati ascoltati per molte ore i tecnici del concessionario su un ampio ventaglio di temi e dati. Le stesse domande sono state poi poste, il 13 settembre, quindi circa due settimane dopo, ai massimi vertici di Aspi, che avrebbero quindi avuto tutto il tempo per farsi fornire ampie delucidazioni sugli argomenti posti dalla Commissione Mit. I membri dell’organismo - precisa il ministero - si sono sempre posti con atteggiamento di massima apertura rispetto alle osservazioni di Autostrade che, anzi, potevano risultare di grande importanza per correggere o integrare le prime impressioni e valutazioni dei tecnici ministeriali”.
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