Venezia, 23 ott. (AdnKronos) - "Lega, Forza Italia, Pd, M5S, Confindustria, Chiesa, confederazioni di categoria, Cisl e Uil. 1,2 milioni di euro pubblici spesi in propaganda elettorale. Tutto questo schieramento ha portato a votare poco poco più di un veneto su due. Zaia passa dal 28% delle regionali al 57%: questa è la sua grande vittoria sul vuoto politico intorno a lui. Non riesce però a portare a casa un risultato dirompente, e non c’entra quel 60% a cui puntavano gli stessi promotori. Insomma: il plebiscito di Zaia è stato evitato". Lo sottolinea Stefano Poggi del Comitato Veneti per l'astensione."Moltissimi veneti sono comunque andati a votare, marcando una richiesta di autonomia e di controllo dal basso del potere politico. Ora starà ai politici veneti mettere a frutto le speranza di quel 57%, smettendo di fare propaganda per i propri interessi di bottega. E ricordandosi sempre di quel 43% di elettori che hanno scelto l'astensione come gesto politico", conclude.
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