(AdnKronos) - Due principali criticità emerse a seguito del bando cinese: la prima, è che la maggior parte dei rifiuti di plastica oggi viene esportata in Paesi con regolamentazioni ambientali meno rigorose, specialmente nel Sud-est asiatico e in nazioni prive di una reale capacità di gestione e riciclo; la seconda è che, a livello globale, le esportazioni di materie plastiche dal 2016 al 2018 sono passate da 1,1 milioni a 500mila tonnellate al mese e gli Stati che prima esportavano grandi quantità di questi rifiuti oggi si trovano a gestire un'eccedenza di tali materiali. Malesia, Vietnam e Thailandia sono diventate le principali destinazioni dei rifiuti in plastica globali. Tuttavia, queste nazioni, nel periodo compreso tra l’entrata in vigore del bando cinese e la metà del 2018, hanno introdotto misure restrittive alle importazioni. A quel punto, le esportazioni di rifiuti plastici a livello mondiale (la maggior parte provenienti da Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Giappone) sono state dirette in massa verso l'Indonesia e la Turchia, che risultano ancora oggi tra i principali importatori a livello globale.
aiTV
Emiliano dalla sorella del boss, Schlein: “Non lo avrei dettoâ€. Ma il problema è averlo fatto…
La commozione di Meloni quando regala uovo di Pasqua a contingente italiano in Libano
in evidenza
Annalisa fa doppietta
Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair
in vetrina
Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce
Guarda gli altri Scatti