(AdnKronos) - Stamani sul destino della sindaca, imputata per il reato di falso in relazione alla nomina di Renato Marra alla direzione del dipartimento Turismo del Campidoglio, si era espresso il vicepremier e capo politico del Movimento Luigi Di Maio: "io non conosco l’esito del processo, ma il nostro codice di comportamento parla chiaro e lo conoscete".Nel documento -il cosiddetto codice etico messo a punto nel gennaio 2017 dall'attuale ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e all'epoca passato alle cronache come il 'salva Raggi' proprio perché evitava sanzioni in caso di rinvio a giudizio- è prevista l’incompatibilità tra una carica e una condanna anche solo in primo grado "per qualsiasi reato commesso con dolo". In queste ore, si stanno rincorrendo voci di piani B in seno al M5S per tenere in vita la giunta e la sindaca, in caso il verdetto dovesse essere di condanna. Anche perché, osservano in molti, c'è l'avanzata della Lega che potrebbe spodestare il Movimento dalla Capitale. Ma i vertici chiariscono all'Adnkronos "che le regole saranno applicate senza indugio". Viene smentita anche l'iptoesi, circolata sulla stampa, di una consultazione online per decidere il destino della sindaca.
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