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Milano, 15 apr. (Adnkronos) - Domani, 16 aprile, si apre a Milano il Salone internazionale del Mobile, evento che celebra la contaminazione di design, progettazione e la produzione del made in Italy del legno e dell’arredo, un comparto che presenta una marcata artigianalità. "Il comparto Legno-arredo -spiega il presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti- rappresenta per noi un vanto; abbiamo una specializzazione radicata e in continua evoluzione rispetto ai gusti e alle esigenze del mercato, sia nella lavorazione del legno che nella produzione di mobili. E le Mpi, che magari non hanno nomi glamour, sono, tuttavia, una fetta importante del settore, anche perché in esse si conserva il saper fare diffuso della filiera. In questo senso, il Salone del Mobile è una bella occasione per le nostre imprese, in primis per chi esporrà al Salone o al Fuori Salone, ma anche per chi non potrà esserci perché comunque contribuisce a tener acceso il faro sulle meraviglie che sappiamo immaginare e creare per vivere meglio, immersi nella bellezza e supportati dalla funzionalità, i nostri spazi". L’artigianato del settore legno-mobilio fa segnare una crescita della produzione nel 2023 rispetto al 2022: il comparto conquista, infatti, un +2,1% per l’artigianato contro un +0,1% dell’industria. Risultato in controtendenza rispetto al trend negativo della produzione rilevato a livello nazionale. La Lombardia è detentrice di know how di alto livello delle imprese e degli imprenditori artigiani del settore legno-arredo grazie al saper fare diffuso apprezzato e riconosciuto dentro e fuori i confini nazionali: tra le prime province italiane per specializzazione dell'artigianato nella lavorazione del legno troviamo Sondrio che occupa la seconda posizione del ranking nazionale; mentre Monza-Brianza e Como risultano rispettivamente al primo e secondo posto nel ranking nazionale per specializzazione dell'artigianato nella produzione di mobili. Dalle cinque province dell'asse centrale della Lombardia vocate al mobile -Monza e Brianza, Como, Milano, Brescia e Bergamo- nel 2023 si generano oltre 3,1 miliardi di euro di export, un quarto (26%) del made in Italy del settore, che le colloca al 6° posto nella classifica ibrida con gli altri paesi europei, davanti a Spagna (2,8 miliardi), Francia (2,6 miliardi) e Danimarca (2,5 miliardi). Tra i principali 10 mercati di sbocco dell’export di legno e mobili occupa il primo posto, nel 2023, la Francia togliendo il primato agli Stati Uniti, che diventano secondi, seguiti da Germania, Svizzera, Cina, Regno-Unito, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Paesi Bassi e Russia. Rispetto al 2022 l’export del legno-arredo registra un calo complessivo del -2,7%. Nel 2023 il 67,9% delle imprese lombarde del legno-arredo hanno effettuato almeno un investimento in uno degli ambiti della trasformazione digitale, quota superiore a quella media nazionale rilevata per il settore (66,3%). Investendo di più in strumenti software per l’acquisizione e la gestione di dati (52,7% delle imprese), in Internet alta velocità, cloud, mobile, big data analytics (42,9%) e in sicurezza informatica (38,5%). Crescente risulta la difficoltà a reperire personale da parte delle imprese del settore: il 55,4% delle figure ricercate risultano infatti difficili da trovare, quota superiore al 45% rilevato per il totale imprese e al 52,4% rilevato per le imprese del settore mobili e legno un anno prima e che arriva al 57% per le Mpi del settore. Le 3 figure professionali qualificate maggiormente richieste sono: Falegnami ed attrezzisti di macchine per la lavorazione del legno, Operai addetti a macchinari in impianti produzione in serie mobili/articoli e Personale non qualificato addetto all'imballaggio e al magazzino; mentre le prime tre, tra le più ricercate, più difficili da trovare sono: Attrezzisti di macchine utensili (100,0% entrate ricercate difficili da reperire), Tappezzieri e materassai (89,2%) e Falegnami ed attrezzisti di macchine per la lavorazione del legno (73,6%). Alla fine del 2023 il settore di Legno e Mobili in Lombardia conta 9.102 imprese registrate, precisamente 4.299 del Legno e 4.803 dei Mobili, e conta 44.744 addetti. Elevata la vocazione del settore per le micro piccole imprese che rappresentano il 98,5% del totale aziende e occupano il 70,1% degli addetti e all’artigianato: le 6.105 imprese artigiane che contano 18mila addetti rappresentano del settore il 67,1% delle imprese ed il 40,0% degli addetti.




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