Palermo, 17 ago. (AdnKronos) - "Servono misure urgenti e strutturali per garantire sicurezza, soprattutto nelle guardie mediche che si trovano in luoghi particolarmente isolati. Sono una donna forte, dopo l'episodio sono tornata subito al mio lavoro, ma in certe condizioni, per scansare un'aggressione, non ci si può affidare all'esperienza o alla fortuna". A dirlo è Antonella Rosselli, la dottoressa molestata da un 19enne la scorsa settimana mentre era in servizio alla guardia medica di San Cipirello, nel palermitano. Come già avvenuto in tutti gli altri processi che coinvolgono medici e paramedici vittime di aggressioni verbali e fisiche, l'Ordine dei medici di Palermo si costituirà parte civile anche nel processo."Nel mio caso - racconta - l'esperienza mi ha permesso di riconoscere subito il possibile rischio, già dal momento in cui ho aperto la porta all'aggressore che bussava con la scusa di avere forti dolori allo stomaco. Non ci ho creduto, ma sono un medico e, al di là delle mie impressioni, devo accertarmi dello stato di salute di chiunque. La buona sorte poi ha fatto il resto perché i sanitari del 118, che sostavano nell'edificio accanto, erano presenti e non fuori per servizio. Alle mie urla sono intervenuti immediatamente e il ragazzo è scappato con l'auto che aveva lasciato nel piazzale, probabilmente non per caso".
aiTV
Neonati sepolti a Parma, Perrino a Ore 14 lancia l'ipotesi: "Tecnico esperto ha fornito ossitocina per facilitare il parto"
Fedez, nuova risposta a Tony Effe. E questa volta se la prende con Chiara Ferragni. Ascolta qui
in evidenza
Svolta per il tg satirico di Antonio Ricci
Striscia la Notizia, per la prima volta sul bancone ci sarà un "velino": chi è Gianluca Briganti
in vetrina
Parietti al telefono durante il corteo, tsunami di polemiche. Poi le scuse
Guarda gli altri Scatti