(AdnKronos) - "In Italia le malattie professionali degli insegnanti non sono ancora ufficialmente riconosciute e questo è un grosso problema - sottolinea l'esperto - l'80% delle diagnosi di inidoneità sono di tipo psichiatrico. Ma noi non abbiamo a disposizione i dati nazionali che potrebbero invece far sì che queste malattie vengano definite. L'ufficio III del ministero dell'Economia mi ha negato i dati sulle inidoneità all'insegnamento per causa di salute nel 2015 e di nuovo ai sindacati Gilda e Anief nel maggio 2018". "Detto questo, a chi chiede telecamere nei nidi e nelle scuole dell’infanzia rispondo con una domanda: non è meglio che a ripristinare la normalità nell'ambiente scolastico sia colui che è preposto a questo compito? - afferma Vittorio Lodolo D'Oria - Il principale interlocutore è sempre e comunque il dirigente scolastico che è chiamato ad assumere tutte le iniziative utili a scongiurare un qualsiasi danno psicofisico ai minori. Anche per i tempi lunghi che necessariamente richiedono le indagini". "I poteri del dirigente vanno dal semplice richiamo verbale alla sospensione cautelare - ricorda l'esperto - qualora l’origine delle violenze al minore fosse verosimilmente imputabile a turbe psichiche del docente, il dirigente scolastico ha la facoltà di richiedere un accertamento medico d’ufficio in Collegio Medico di Verifica che fa capo al ministero dell'Economia. Per gli agenti a cui viene sporta la denuncia di presunti maltrattamenti la scuola rappresenta un pianeta inesplorato".
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