Palermo, 20 apr. (AdnKronos) - "Ieri ho formalizzato il mio netto rifiuto alla celebrazione delle elezioni dei componenti del consiglio della città metropolitana di Messina, già programmate per il prossimo 30 giugno. Se saremo costretti a dichiarare il dissesto finanziario non comprendo perché dobbiamo celebrare queste elezioni". A dirlo è il sindaco della città di Messina Cateno De Luca continuando la protesta contro il governo nazionale "che sta decretando il fallimento delle ex province". Il primo cittadino ha confermato lo sciopero "dei 108 sindaci della città metropolitana di Messina per l’1 maggio, ore 9, con un corteo che partirà da piazza Duomo e si concluderà al palazzo della prefettura dove sarà consegnata, nelle mani di sua eccellenza il prefetto, la fascia azzurra di sindaco della città metropolitana". "Dal 1 maggio – conclude De Luca - non firmerò più atti nella mia qualità di sindaco della città metropolitana di Messina. Se il governo nazionale ha deciso di far saltare tutte le ex province siciliane provveda anche a nominare dei commissari ad acta che si prendano le denunce per omissione di intervento che stiamo già subendo per mancanza dei bilanci".
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