Palermo, 29 mag. (AdnKronos) - E' stata trasferita al Cie di Ponte Galeria, nei pressi di Roma, Khadiga Shabbi, la ricercatrice libica quarantenne condannata di recente dal Tribunale di Palermo per istigazione al terrorismo. Nei giorni scorsi le era stato concesso il permesso di soggiorno per motivi umanitari, ma dopo le polemiche sui media, la decisione è stata modificata e alla donna è stato concesso il 'non respingimento'. In altre parole non potrà essere rimpatriata in Libia dove c'è la guerra civile ma deve lasciare l'Italia. Il suo legale, l'avvocato Michele Andreano, teme adesso gesti inconsulti della donna. "Ha detto che vuole togliersi la vita". E annuncia di volersi rivolgere alla Procura di Roma.
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