(AdnKronos) - "Sosteniamo pienamente – ha aggiunto il senatore accademico di Palermo Antonio Di Naro, esponente della Run – la battaglia dello Studio Leone-Fell per i diritti degli studenti: non è possibile continuare a far finta che, riguardo a questi test, tutto vada bene. Già autorevoli esponenti politici si sono espressi e c’è da considerare il problema del crescente fabbisogno di laureati in medicina". Secondo le stime degli esperti ai quali lo studio Leone-Fell ha commissionato la ricerca, almeno mille candidati avrebbero avuto con sé dei dispositivi connessi a Internet. "La riprova - spiegano i legali - è in selfie e filmati scoperti in rete".Lo studio legale sta continuando a raccogliere segnalazioni giunte da diverse città italiane riguardanti soprattutto "controlli non uniformi e disparità di trattamento. Senza contare le segnalazioni su domande errate o fuorvianti al vaglio di un team di esperti". "Alcune segnalazioni – hanno concluso Francesco Leone e Simona Fell – sono di una gravità inaudita. Ecco perché proseguiremo nella nostra azione e penso che tra breve comunicheremo altre novità".
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