Roma, 26 apr. (AdnKronos) - Vivendi "non ha detto, quando ha incominciato a comprare pacchetti di Mediaset, cosa ci voleva fare. E, peraltro, la cosa interessante è che in Francia esiste una norma proprio per queste situazioni, in cui si dice che chi compra il 10% di una società quotata e strategica dice che cosa ci vuole fare. Poi legittimamente può fare un'Opa, vuole gestire la governance, un investimento finanziario". Così Carlo Calenda, il ministro dello Sviluppo economico, intervistato a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 parlando dell'azione di Vivendi nei confronti di Mediaset.Quello che non può succedere, rileva, "è che si paralizzi un'azienda, che ha un valore sociale, perché deve funzionare e deve dare lavoro alla gente ecc., senza chiarire qual è l'obiettivo finale. E ancora non è chiaro". Il problema, sottolinea ancora Calenda, "per me non è la proprietà, non è di chi è la proprietà di Mediaset. Il problema è le regole attraverso cui tu acquisisci la proprietà o meno di Mediaset. Il problema è il processo che deve essere trasparente, non la difesa dell'italianità che non c'entra niente. L'ho chiarito credo oltre ogni ragionevole dubbio. Il tema è: avere una legislazione che difenda i risparmiatori, i dipendenti dell'azienda, nel senso di rendere trasparenti le intenzioni di chi compra. L'italianità o meno, a parte alcuni settori che sono peraltro disciplinati in maniera molto chiara, è una cosa che credo sia una discussione assolutamente assurda", conclude il ministro.
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