Roma, 24 nov. (AdnKronos) - Per combattere la violenza sulle donne, il compito del sindacato, "che ha anche il dovere di essere soggetto educatore, è quello di promuovere attraverso l’informazione e con azioni concrete, presidiando i luoghi di lavoro, la vera cultura del rispetto e dell’inclusione sociale". Ad affermarlo è la coordinatrice nazionale Fim Cisl Network Daisy Romina Rossi, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donna. Giornata che, dice Rossi, "deve farci riflettere su quanto sia sempre più importante e prioritario intervenire con azioni concrete finalizzate alla prevenzione e alla tutela delle donne in ogni ambito della vita, da quella privata a quella lavorativa". "Almeno una donna su tre nel mondo - prosegue Rossi - ha subito forme di violenza nella propria vita: a casa, a scuola, a lavoro. Ed è proprio in nome di questo dato impressionante che è importante, che della violenza di genere, se ne parli ogni giorno e che si sensibilizzi l’intera società nei confronti di questa tematica, figlia di una mentalità ancora patriarcale, che non accetta l’emancipazione delle donne al suo interno, tentando in maniera fortemente discriminatoria di fermarla". Per Rossi, "fondamentale è il cambio culturale sulla costruzione dei ruoli, che fino ad oggi sono stati definiti, erroneamente, in ambito maschile o femminile e che devono essere ridisegnati in un contesto di uguaglianza e non di discriminazione".
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