"E' successo un po' di tutto. Un momento di tensione molto forte che mi ha lasciato scosso e amareggiato, risolto dall'intervento delle forze dell'ordine". Così il segretario provinciale della Lega Roberto Marcato ricorda i fatti di cronaca che hanno contrassegnato la riunione padovana in cui sono state decise 35 espulsioni dal partito.
"Non me l'aspettavo, cose di questo tipo come la violenza fisica non le avevo mai vissute. Pizzolato si è avvicinato a Bragantini, nella concitazione è partita una sberla, poi c'è stata la reazione ed è degenerato un po' tutto. Una pagina triste per la storia della Lega". Sono state giuste le epurazioni? "Se qualcuno si è macchiato di qualcosa di grave è giusto che il partito intervenga. Di certo questi erano militanti che aprivano le sezioni e facevano i banchetti, altro che cerchio magico di Bossi".
Anche Tosi è stato contestato.. "Non mi aspettavo né la violenza fisica né quella verbale. La contrapposizione tra lui e Zaia, se esiste, è più giornalistica che reale; ci sono diversità di vedute com'è normale che ci sia, ma mi auguro che tra di loro vinca davvero la Lega". Cosa pensa del governo attuale e futuro? "Quello che finalmente scade è il peggiore della storia della nostra Repubblica: ci ha infarcito di tasse, ha compresso i consumi e accelerato la decrescita di Pil; il prossimo va bene anche di larghe intese che faccia immediatamente quelle poche cose che servono agli Italiani e poi si può tornare al voto. La nostra proposta per il Nord è chiara e l'ha detta il nostro segretario Maroni: se ci lasciano il 75% delle nostre tasse risolviamo da subito i problemi pagando i debiti dell'amministrazione locale nei confronti degli imprenditori e facendo opere pubbliche". Troppi suicidi in Veneto nel frattempo.. "E' una strage, uno stillicidio quotidiano e da amministratore locale non posso fare niente per colpa del patto di stabilità che non me lo consente. Con loro muore anche una parte di noi".
Paolo Braghetto