Alemanno: "Meloni non finga, governavamo insieme"
Intervista a tutto campo a Gianni Alemanno
Intervista a tutto campo a Gianni Alemanno.
D: Sindaco, è da poco uscito il suo libro "Verità capitale. Caste e segreti di Roma". Di cosa parla?
R: Si tratta di un diario, di un resoconto di cinque anni di legislatura comunale, in cui cerco di descrivere, dal mio punto di vista, quello che è accaduto e, soprattutto, come è accaduto.
D. Quale è stato, quando era Sindaco di Roma, il suo rapporto con il suo partito di riferimento il Popolo delle Libertà?
R: un rapporto complesso.In un primo tempo Berlusconi mi è stato vicino ed ha anche risanato il debito pregresso lasciato dalle giunte di sinistra, ma poi sono rimasto solo a combattere spesso contro il cosiddetto "fuoco amico".
D: La vicenda di Mafia capitale ha acceso i riflettori sulle figure di Buzzi e Carminati.Li conosceva? Che rapporti aveva con loro?
R: Buzzi l'ho trovato lì in Campidoglio perché era stato portato dalle giunte di sinistra precedenti di cui era una icona e quindi ho avuto dei rapporti perché gestiva numerose attività e tutti si fidavano di lui, soprattutto, ripeto, i miei predecessori.
Per quanto riguarda invece Massimo Carminati non lo conoscevo ed anzi provenivamo da esperienza politiche molto diverse, come dico anche nel libro.Lui era dei NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari) mentre io ero nel Movimento Sociale Italiano.Si tratta di due esperienze non solo diverse ma direi opposte e cioè quella terroristica e quella parlamentare.
D: Ma è vero che lei lo ha conosciuto vedendo in Tv "Romanzo criminale" in cui Carminati è il personaggio del "Nero"?
R: Esatto.
D: Quale è il suo rapporto con Giorgia Meloni?
R: Con la Meloni abbiamo governato insieme ed io avevo incarichi dirigenziali in Fratelli d'Italia.Poi, dopo le note vicende processuali l'ho chiamata per dirle che mi sospendevo dal partito.Lei tirò un sospiro di sollievo e poi da allora è sparita. E' giusto rivendicare una discontinuità con la mia esperienza di governo della città ma comunque non si può fare finta che non abbia governato con me, almeno per quanto riguarda assessori e dirigenti da lei indicati esplicitamente.
D: E con Berlusconi che rapporto ha avuto? Mi pare sia stato anche suo Ministro all' Agricoltura…
R: Come dicevo prima inizialmente è stato presente e mi ha sostenuto, anche con la fondamentale misura del risanamento di 22,3 miliardi di euro, poi anche lui si è allontanato, come molti altri, lasciandomi da solo di fronte ai grandi problemi della città.
D: Che ne pensa dell'attacco dei giudici al Pd?
R: Penso che quando gli attacchi sono contro gli altri siano giustizialisti e quando siano contro di loro garantisti.A me mi hanno coinvolto per l'operato dei miei uomini invece, ad esempio, Veltroni non è stato coinvolto per Luca Odevaine che è stato il suo vicecapo di gabinetto.
D: Su Roma appoggerà Marchini?
R: L'appoggio a Marchini da parte di Azione Nazionale è una decisione del direttivo del movimento ed io personalmente sono un semplice iscritto.Fin quando non saranno chiarite le vicende giudiziarie non voglio fare politica.