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Politica
Salvini? No. Grillo, Patuanelli e Di Maio violentano gli interessi dell'Italia

Di Marco Giannini

Quando Beppe Grillo parla di ambiente e robotica mi sembra un ricco signore che non cerchi di venire incontro alle esigenze di tutta l'umanità ma che nutra speranze catastrofiche che di umano hanno ben poco: ogni volta sembra che stia per dire "nel mondo siamo troppi". 

Grillo, fateci caso, resta sempre sul generico (non è competente) e, sebbene gli vada riconosciuta una certa curiosità, sintomo di intelligenza, gli andrebbe spiegato che non ci si improvvisa naturalisti, ingegneri o astrofisici. L'ambiente non è una banderuola da sventolare per fini elettorali altrimenti è "ambientalismo d'accatto" e l'utilizzo di questa materia per sviare l'attenzione dei cittadini sulle tematiche socio-economiche può andar bene per un po' ma non all'infinito. Da questo punto di vista al genovese andrebbe conferita la medaglietta al globalismo (magari il Nobel) e forse per "elevato" intende questo istinto alla prostituzione intellettuale. Grillo sembra ormai un incrocio tra un tuttologo ed un venditore di pentole, un "espertone" quindi, e non stupisce che sia passato dalla distruzione dei Computer al blog e dal No Tav al...ditelo voi. 

Ambientalismo d’accatto significa ad esempio imporre tasse recessive come la plastic tax al posto di pretendere che un miserissimo 1% di quei 3000 miliardi che la BCE ha messo nei forzieri delle banche (quelle che hanno creato ad hoc la crisi finanziaria), vengano indirizzati verso la ristrutturazione parziale e in certi casi totale degli acquedotti (lì si che si darebbe una soluzione sia al problema della plastica che a quello conseguente della CO2). Questo non accade perché Grillo e Di Maio ci hanno venduti a Bruxelles peggio di Silvio Berlusconi nel 2011 e non sapendo che dire in merito, la buttano sempre su Matteo Salvini trattandoci da sottoprodotti.

Grillo non ama metterci la faccia da quando l’ha perduta ed infatti utilizza Di Maio come fosse Pulcinella, nota maschera e marionetta napoletana. Lo fa con una scioltezza ed un cinismo usa e getta tale da risultare volgare. Immaginate un italiano preso dalla durezza del vivere ed anche incazzato, magari perché coinvolto nel recente crollo dell’export...cosa volete che provi vedendo Luigi di Maio in tv? Se la prende solo con lui e non con Grillo! 

Luigi d'Avellino, questo è vero, si presta a tutto questo vomitevole, indecoroso teatrino pur di rimanere in Parlamento, ma Beppe Grillo si disinteressa se ciò emerge sempre più chiaramente agli occhi degli italiani: Di Maio si conferma comodo capro espiatorio! Fosse solo questo! Questa situazione è compresa dai leader degli altri Stati e ci mette in una posizione di estrema difficoltà in campo geopolitico oltre a ricoprirci di ridicolo. Grillo è antico (vetero-democristiano?) anche in questo, intrallazza internamente dove ha potere (in politica interna) ma è ignaro o menefreghista verso gli interessi degli italiani con l'estero...un vero reuccio.

Il sigillo a questo vergognoso decadimento politico-culturale è tenuto nell'ombra e si chiama Stefano Patuanelli pronto a sostituire "Giggino" qualora quest'ultimo avesse un impeto di dignità! 

Patuanelli è uno che prima giocherellava con Fioramonti (sull'ENI mica noccioline!!!) e poi non ci ha pensato due volte ad irriderlo quando l'ex Ministro dell'Istruzione ha sollevato il tema delle restituzioni sul conto proprio dello stesso Patuanelli e di Di Maio (come emerge dal seguente articolo del Sole 24 Ore https://www.ilsole24ore.com/art/fioramonti-restituzioni-conto-intestato-di-maio-patuanelli-e-d-uva-ACvB46AB).

Tornando al comico di Genova, in questi giorni è andato addirittura a “baciare la mano” a Giuseppe Sala, sindaco di Milano del PD, dimostrando che il M5s lo pilota lui, lui soltanto e ridicolizzando ancor più il "capo politico" campano. Grillo ha contemporaneamente reso preistorica anche tutta la polemica che fu costruita dai pentastellati, a torto o a ragione, su EXPO, del resto il buon Beppe si è dimostrato così, cagnara, incoerenza e interessi poco chiari forse anche privati  (vedasi visita all'Ambasciata cinese, altro che streaming). 

Pochi giorni fa l'epilogo peggiore e più beffardo per ogni attivista, ex attivista (e credo pure per Gianroberto Casaleggio) ovvero l'orgiastico tripudio grillino quando la Consulta ha dichiarato irricevibile il Referendum per attuare un sistema elettorale “maggioritario”!!!  Nel 1993 un Referendum, cioè l’espressione massima della Democrazia Diretta tanto millantata dal comico genovese, sancì che il maggioritario dovesse essere il sistema elettorale italiano: una casta di corpi intermedi non elettivi lo ha disatteso e stuprato! Qualcosa che ricorda quanto avvenuto sulla Costituzione col fiscal compact ed il pareggio di bilancio. La nostra Democrazia è gravemente ammalata perché infettata da corpi intermedi politicizzati e non elettivi ed i grillini si sperticano in elogi come un PD qualsiasi quando viene delegittimata la volontà popolare, la Democrazia.

Immagino perciò l'arrogante gestualità con cui Beppe Grillo ha gettato nel water anni di energie di milioni di italiani magari sorridendo della loro ingenuità, magari un secondo dopo che ha aperto il frigorifero e un secondo prima di grattarsi una natica sul divano: Beppe ma credi che ti votassimo perché siamo dei fessi che non meritano altro? Ti credi forse elevato, superiore a chi quotidianamente si fa il mazzo magari affrontando schiere di “parassiti” sedicenti di sinistra che compiono piccoli ma costanti abusi ed ingiustizie sui posti di lavoro perché ammanigliati? Non dovevamo combattere tutto questo?

Il tempo è galantuomo.

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