Arata, il M5S: il governo non rischia. Ma rivendica la cacciata di Siri
Arresto Arata e governo, la reazione all'interno del partito del vicepremier Luigi Di Maio
L'arresto di Paolo Arata, ex consulente per l’Energia del ministro Matteo Salvini, non mette a rischio il governo Conte ("Nella maniera più assoluta", affermano fonti governative del Movimento 5 Stelle). Dal partito del vicepremier Luigi Di Maio spiegano che la mossa della procura di Palermo e della Dia, semmai, conferma quanto fosse giusto insistere nel chiedere le dimissioni e l'allontanamento dall'esecutivo dell'ex sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Armando Siri. Un braccio di ferro che durò settimane e che finì con la decisione del premier Giuseppe Conte di sfiduciare l'esponente della Lega e padre della flat tax.
Ma - sottolineano le fonti pentastellate - il governo ha appena ritrovato la sua coesione, è impegnato nella preparazione della manovra economica per il 2020 e nelle trattative con la Commissione europea per evitare la procedura di infrazione e, quindi, non c'è alcun pericolo per la tenuta della maggioranza. Se dall'inchiesta in corso - spiegano dal M5S - dovesse uscire un eventuale coinvolgimento di altri esponenti della Lega, ne risponderanno e valuteremo la situazione. Al momento, però, non ci sono novità che possano mettere a rischio la tenuta dell'esecutivo.
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