Autonomia, c'è un Pd che la vuole. Bonaccini (Emilia): "Noi meglio di Roma"
Autonomie: Bonaccini, su alcune competenze noi spendiamo meglio di Roma
Autonomie, Bonaccini (Emilia Romagna): “Noi crediamo che gli stessi soldi che spende Roma per alcune competenze noi li spenderemmo meglio”
“A me pare che siamo di fronte a uno stallo un po’ incomprensibile. Io non posso avere due partiti come interlocutori. E’ un anno che ci dicono che la settimana successiva sarà quella buona. Ora, se prendessero la proposta dell’Emilia Romagna troverebbero la proposta più equilibrata. Noi non vogliamo un euro in più di quello che lo Stato spende per gestire le competenze che abbiamo richiesto. Siamo presuntuosi? Sì. Noi crediamo che gli stessi soldi che spende Roma per alcune competenze noi li spenderemmo meglio. D’altra parte basta guardare come funzionano i servizi, come funzionano alcune competenze che oggi gestiamo". Così Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna a Rai Radio1 (Radio anch’io) condotto da Giorgio Zanchini.
Autonomia, Bonaccini: "Stanco rinvii, proposta Emilia Romagna equilibrata"
"E' passato un anno e comincio anche a essere stanco di dovere continuare a discutere delle stesse cose. Mi pare che la proposta dell'Emilia-Romagna stia emergendo con forza e sia ritenuta la piu' equilibrata". Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini, a margine della seduta dell'Assemblea legislativa, ha poi commentato con l'Ansa il confronto sull'autonomia dopo gli ultimi incontri a Roma. Il governatore e' ripartito dalla scuola. "Questo tema ad esempio - ha detto - andrebbe rimesso in fila come lo abbiamo messo in fila noi, perche' la scuola e' un grande tema nazionale e non regionale. L'Emilia-Romagna non chiede un euro in piu' di quello che oggi lo Stato spende per alcune competenze che noi chiediamo, come prevede la Costituzione italiana. Se non vogliamo un euro in piu', significa che non lo togliamo a nessuno. Io che mi sento italiano, prima che emiliano-romagnolo, ritengo sacro il valore di solidarieta' tra aree piu' forti e aree piu' deboli - ha concluso Bonaccini - nessuno deve spaventarsi e, se parlassimo di merito, si comprenderebbe come la nostra proposta e' davvero una proposta forte".
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