Autonomia, Stefani minaccia la crisi: "Accordo oppure meglio separarsi"
Autonomia, Stefani: "Si rispetti il patto o meglio separarsi"
"Siamo a un bivio: e' giunto il momento in cui i 5 Stelle devono dire se vogliono davvero l'autonomia delle Regioni o no. Altri rinvii, altri ostacoli per noi non sono piu' accettabili. Siamo pronti a confrontarci con loro e con tutti, anche in Parlamento. Ma un testo deve essere varato dal governo, se restano i nodi politici vuol dire che qualcuno ha deciso diversamente".
L'ultimatum arriva dalla ministra per gli Affari Regionali e l'Autonomia, Erika Stefani, che in un'intervista a Repubblica sottolinea: "Il governo tiene e va avanti se vengono rispettati i patti. Se si comincera' a dire qualche si' dopo i troppi no. Altrimenti, e' inutile perdere altro tempo". "Il momento e' segnato dalla dialettica elettorale", osserva Stefani, secondo la quale "la separazione deve essere sempre l'extrema ratio. Cosi' sara' anche per il nostro contratto di governo. Questo e' il momento della verita'", chiarisce.
Stefani smentisce il rischio, paventato dal M5S, della creazione di cittadini di serie A e di serie B. "La norma non crea alcuna discriminazione. Non c'e' un solo elemento che produca diseguaglianza, nel testo. In ogni caso, a maggior ragione se esistono questi dubbi, parliamone, guardiamoci negli occhi a Palazzo Chigi. Le Regioni attendono una risposta", evidenzia. "Anche Liguria, Toscana, Piemonte, Campania, Umbria hanno chiedono l'autonomia differenziata. Se non si decide e' il caos. Si deve aprire quanto meno il dibattito".
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