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Politica
Ballottaggi a Trapani: comunali 2017 in fumo per la bassa affluenza al voto

Ballottaggi a Trapani bassa affluenza, la città va verso il commissariamento

 

Alla fine ci si si è messa pure la giornata di sole africano a complicare le cose. Era piuttosto preventivabile, il 25 giugno in quest’angolo di Sicilia, ma anche l’afa ha spinto gli elettori sulle spiagge piuttosto che alle urne. Fatto sta che la grande mobilitazione dei trapanesi, chiesta a gran voce dai leader del Pd, dai sindacati, da alcune associazioni di categoria, non c’è stata.

Una città semi-deserta ha fatto registrare un’affluenza del 26,75 per cento, persino più bassa di quella del ballottaggio di cinque anni fa. Sono andati a votare solo 16.055 elettori su 60.023. Percentuale così debole da eliminare le speranze di Pietro Savona, l’unico candidato sindaco rimasto in corsa dopo il ritiro di Girolamo Fazio: non è stato raggiunto il quorum previsto da una legge siciliana del 1992 mai applicata sinora, e le elezioni non saranno valide. In arrivo un commissario.

L’esito peggiore per chi aveva urlato alla ”emergenza democratica” e invitato a una “ribellione civile”. Ministri e leader del Pd, da Maurizio Martina a Graziano Delrio, avevano lanciato una serie di video appelli per chiamare ai seggi i trapanesi, dopo l’incredibile campagna elettorale che aveva visto, nell’ordine: il senatore forzista Antonio D’Alì raggiunto da una richiesta di obbligo di soggiorno un’ora dopo la chiusura delle liste; l’ex sindaco Fazio, candidato favorito di area centrodestra, arrestato il giorno dopo nell’ambito di un’inchiesta per corruzione; lo stesso Fazio farsi 16 giorni ai domiciliari e poi prevalere al primo turno, risultando  il più votato; ancora Fazio ritirarsi dal ballottaggio dopo che la Procura gli aveva reiterato una richiesta di arresto.

Dopo questa sfilza di eventi, e per effetto della tempistica del passo indietro, il candidato indagato era riuscito a evitare un ripescaggio di D’Alì (giunto terzo al primo turno) ma aveva messo l’unico superstite della corsa, il pd Savona appunto, di fronte all’ostacolo quorum. Che si è rivelato insormontabile. “La scelta è fra me e un commissario”, aveva detto Savona nei giorni scorsi. Trapani ha scelto il commissario. 

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