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Politica
Ballottaggio Ostia: hanno perso tutti, vince solo CasaPound

Il ballottaggio di Ostia ha visto prevalere Giuliana Di Pillo del m5s su Monica Picca del centrodestra. L'astensionismo alle stelle dimostra la totale indifferenza dei cittadini del X Municipio verso la propria sorte politica, e - malgrado l'entusiasmo dei grillini - il risultato pentastellato dopo un anno e mezzo di governo di Virginia Raggi a Roma è del tutto deludente.

Ma se il centrodestra non può gloriarsi della sconfitta (malgrado abbia avuto per due settimane almeno tutta la stampa contro per via della testata di Roberto Spada a Daniele Piervincenzi), se il Pd non può gloriarsi dell'esclusione dal ballottaggio e il m5s non può gloriarsi della vittoria, c'è una formazione uscita a testa alta dalle elezioni di Ostia, almeno dal punto di vista della forza politica: CasaPound.

Non solo la Tartaruga Frecciata ha conquistato oltre il 9 % al primo turno facendo eleggere in consiglio municipale Luca Marsella, mentre la sua compagna Carlotta Chiaraluce si rivelava la candidata più votata in assoluto, ma si è dimostrata determinante per l'esito elettorale al ballottaggio. A chi sono andati i voti di CP? si domandano gli osservatori politici facendo calcoli astrusi per dimostrare che la tartaruga ha votato in massa la Di Pillo del m5s garantendole la vittoria.

CPI, nelle vesti del suo giornale di riferimento Il Primato Nazionale, respinge al mittente con l'analisi di Davide Romano quelle insinuazioni, sottolineando che al ballottaggio è molto probabile che gli elettori di CP siano invece rimasti a casa e che il Pd sia andato in massa - ma invano - a votare per Monica Picca contro il m5s. 

Comunque abbiano deciso di comportarsi al secondo turno gli elettori di CasaPound, tuttavia, dopo Ostia sono ormai diventati una compagine politica che non è più possibile non prendere in considerazione. CP, lungi dall'essere una forza di nicchia, oggi ha al suo attivo consiglieri municipali e comunali, sindaci e prossimamente, con ogni probabilità, consiglieri regionali (da tenere d'occhio Mauro Antonini responsabile CP del Lazio e candidato presidente di regione) e parlamentari (lo stesso segretario nazionale Simone Di Stefano diventato intanto campione di share televisivo). 

Insomma, come ampiamente previsto da affaritaliani, per CasaPound (e per la politica italiana) le cose non saranno più le stesse, e la Tartaruga Frecciata inizia a fare sul serio. Con tutto ciò che comporterà per gli equilibri politici nell'ambito della Destra italiana. 

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