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Politica
Berlusconi e gli errori strategici di Francesca Pascale...

In Calabria, dopo la vicenda di Cosenza, molti parlano, e alcuni straparlano, dei "tradimenti", ritenuti determinanti per il licenziamento, nella città di Telesio, del Sindaco Occhiuto. L'ex primo cittadino, peraltro, dopo essere stato eletto come esponente dell'UDC, aveva "tradito" Casini, imbarcandosi, con i suoi cari, sulla scialuppa forzista.
Ma dei "Voltagabbana" si discute, molto, anche fuori dalla Calabria.

Di recente, i quotidiani hanno documentato il record, in questa legislatura, dei"cambi di casacca" dei parlamentari. Nobili ragioni ideali, deteriore scilipotismo, caccia al seggio, quando si riapriranno le "gabine" elettorali ? Giudichino i lettori.
Si leggono e si ascoltano molti attacchi al soccorso del gruppo di Denis Verdini, ex braccio destro di Berlusconi, al governo, guidato dal suo amico e concittadino, Matteo Renzi. Ma è cosi' avventata, dopo la fine dei grandi scontri ideologici, la linea politica dell'ex Sindaco di Firenze o, invece, è naturale che i partiti, che hanno intenzione di governare il Paese, si contendano lo stesso bacino politico ed elettorale ?

Spesso, i traslochi sono elogiati o bocciati, a seconda della nuova "maglia", politica, indossata dai transfughi. Un maggiore equilibrio, nei giudizi, sarebbe opportuno.
Non nel passato remoto, bensì nel dicembre 2010, Berlusconi, abbandonato da Fini, salvò il suo governo, grazie ai voti di Scilipoti e di altri "peones", che erano stati nominati parlamentari dai leader dello schieramento avversario del Cav.
Bersani non gradisce l'avvicinamento al PD di esponenti siciliani, che furono amici di  Don Totò Cuffaro, l'ex Governatore della Sicilia, che ha scontato cinque anni di carcere, dopo essere stato stangato per favoreggiamento di Cosa Nostra ? Legittimo il suo dissenso. Tuttavia, il predecessore di Renzi dovrebbe ricordare che fu il PD, da lui guidato, a dare, nel 2011, il "disco verde" al sostegno dei deputati siciliani democratici al governo, guidato da don Raffaele Lombardo, MPA, poi rinviato a giudizio per "concorso esterno in associazione mafiosa".
E, andando ancora più indietro nel tempo, furono definiti "puttani" da un grande giornalista di destra, Alberto Giovannini, i consiglieri comunali di Napoli, che si imbarcarono nella DC del vecchio Silvio Gava, padre di don Antonio, facendo cadere la giunta guidata dal pittoresco Sindaco, monarchico, don Achille Lauro, che aveva promesso ai concittadini di portare i loro problemi fino alla..."sogliola di Montecitorio".

Infine, una notazione sul tracollo di Forza Italia. Dopo aver perso la guida della Calabria, dove il partito è allo sbando, Berlusconi è stato battuto in Campania e un suo rappresentante è stato sfrattato dal municipio di Cosenza.
E' solo un caso, o  hanno ragione quanti ritengono che i disastri si siano verificati nelle zone dove, sbagliando, l'ex premier ha delegato le strategie e le scelte dei dirigenti e dei candidati alla sua giovane e rampante compagna, la nobildonna partenopea, donna Francesca Pascale ?

Pietro Mancini

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