Berlusconi lascia l'ospedale: "Spero di essere ancora utile"
L'ex premier è stato dimesso dopo l'operazione al cuore e ha assicurato di non voler mollare la politica
Dopo quasi un mese di degenza Silvio Berlusconi lascia l’ospedale San Raffaele di Milano dove era stato ricoverato, lo scorso 14 giugno, subito dopo il primo turno delle amministrative per subire un intervento per la sostituzione della valvola aortica. L’ex premier torna ad Arcore, dove proseguirà la riabilitazione. "Adesso mi aspettano due mesi di riabilitazione e poi sarò di nuovo utile all'Italia e agli italiani", ha detto subito dopo le sue dimissioni.
L'ex Cavaliere è apparso provato, stanco, ma al solito per nulla flemmatico nello spirito: "L'Italia e' passata dal bipolarismo al tripolarismo che vedo molto pericoloso, dove non ci sono leader cui poter affidare proprio destino. In italia c'e' una gravissima carenza di leader", ha aggiunto.
Si sente ancora un leader? Gli viene chiesto allora. "Uno sente se poter dare ancora un contributo al proprio Paese - dice l'ex premier - Io spero non ce ne sia bisogno, se ce ne fosse spero di averne la forza".
Berlusconi, lasciando l'ospedale dopo circa un mese di ricovero, ha voluto cogliere "l'occasione per fare due ringraziamenti: il primo al personale del San Raffaele che mi ha curato con grande dedizione, mi ha coccolato". Il secondo ringraziamento, ha aggiunto rivolgendosi ai giornalisti, "va a voi, ai quali chiedo scusa se vi ho costretto a una permanenza cosi' lunga e inattesa".
Poi il calcio. "Il Milan ha ormai un percorso avviato verso i cinesi" ha detto. "Ho fatto 26 anni al Milan - ha continuato - poi diventati 30: ma dopo la sentenza che mi ha condannato la mia proeccupazione e' stata un altra: non ho potuto seguire la squadra come in passato. Credo che l'ultima scelta sia consegnare Milan a chi e' disposto a investirci. Ho rinunciato a qualunque pretesa di prezzo, ho accettato quanto proposto e ho pero' preteso che ci sia l'impegno dei nuovi acquirenti, una delle piu' importanti societa' cinesi, di versare a me 400 milioni di euro nei prossimi due anni".
"Nel giro di un paio di mesi Silvio Berlusconi sara' in piena efficienza, e in grado, se ne ha voglia, di fare le scelte che il futuro gli riservera'". E' la 'diagnosi' del primario e medico curante Alberto Zangrillo, secondo il quale l'ex premier "dovra' continuare la riabilitazione e riprendere contatto con la vita quotidiana e con l'ambiente, considerato che qui era in cattivita'".
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