A- A+
Politica
Berlusconi&Renzi, la nuova “ditta”?

Da sei mesi, il nuovo governo gialloverde va avanti, per nulla incalzato e tanto meno indebolito dall’opposizione, latitante in Parlamento e nel Paese. Non era mai accaduto prima nella storia della Repubblica. Proteste di piazza sconclusionate e strumentalizzate e voci isolate anti governative non mancano, così come le “picconate” di ex premier quale Mario Monti: “Salvini è pericoloso”, ininfluenti politicamente, addirittura un boomerang. Tant’è che gli ultimi sondaggi (Tecné) danno la Lega con il vento in poppa, al 31,9% staccando il M5S, in calo al 25,9%.

L’opposizione non c’è ma la situazione politica è in movimento. Al di là delle solite vicende interne dei singoli partiti – da una parte i cespugli della sinistra assemblearista sempre più in affanno e divisi ma con il chiodo fisso del miraggio del “fronte repubblicano” contro il governo “razzista” e “fascista”; quindi il Pd con il rito obsoleto delle primarie-farlocche per ritrovare identità e leadership e ancora Forza Italia con il tentativo di rassemblement della destra anti sovranista perfrenare l’emorragia elettorale e recuperare peso politico – c’è tutto un lavorio per rimettere insieme la cosiddetta area “moderata”.

Il tentativo è quello di realizzare una “crociata” per arginare e battere alle urne Matteo Salvini bollato quale “sovranista”, “populista”, “razzista”, un pericolo per la democrazia. Nell’ambito di questo progetto politico ancora solo tratteggiato, il primo passaggio potrebbe portare, da una parte, alla costituzione di un fronte centrista “da destra” sotto l’impulso di Silvio Berlusconi e, dall’altra parte, di un altro fronte neo centrista, “da sinistra”, spinto e guidato da Matteo Renzi. Lo sbocco finale sarebbe il varo di quel vagheggiato indistinto “fronte moderato unico” nel quale far confluire i due partiti (attuali e futuri) dei due ex premier. Fantasie? Chissà! I sondaggi indicano un bacino del 20% di elettori interessati a una tale ipotesi di nuovo partito dei moderati, “trasversale”, anti populista, neo centrista, fuori da qualsiasi impronta ideologica, partito pragmatico, liberale, democratico con un aggancio al PPE europeo ma con lo sguardo oltre oceano. Più facile a dirsi che a farsi.

Berlusconi e Renzi, al di là di ogni altra considerazione sulla loro credibilità politico-istituzionale,rappresentano davvero una posizione moderata o non incarnano una vocazione estremista della politica? Non sono state le “monarchie” del rais di Arcore e del “rottamatore” di Rignano a svuotare politicamente ed elettoralmente FI e Pd? Le politiche portate avanti, i conati di riforme istituzionali, le leggi elettorali imposte a maggioranza, oltre ad essere offensive persino dell’etichetta democratica, sono state dettate dalla volontà di dirimere controversie dentro i partiti e di conquistare il potere. I precedenti governi di centrodestra e di centrosinistra con il perseguimento di una riduzione verticistica della complessità democratica (lasciando il potere ai partiti personali e padronali) hanno svuotato di significato le istituzioni, ridotte a simulacro Sono stati proprio Berlusconi con il suo partito azienda e le leggi ad personam e Renzi con il suo clan di “rottamatori” ad avere abbassato la qualità della vita democratica, per lo più inquinandola.

Non è stato Salvini a trasformare i partiti in scatole vuote e a far degenerare la lotta politica. Soprattutto Berlusconi, ma anche Renzi, inneggiando alla esigenza di distruggere la partitocrazia, hanno prodotto una partitocrazia senza partiti. Le democrazie sono certo fondate sulla legittimità del consenso elettorale ma sono anche il frutto sofisticato e complesso di un equilibrio dei poteri, quell’equilibrio visto come fumo negli occhi dai due ex premier. Il tempo stringe. Berlusconi e Renzi giocano l’ultima carta e lavorano su più fronti, tenendo per ora, i piedi su più staffe cercando di rafforzarsi più possibile, pronti a dar vita o a confluire in nuovi progetti e nuove alleanze. Se le primarie e le elezioni europee non vanno come Renzi auspica e se il governo gialloverde dovesse saltare, il nuovo partito “personale” di Matteo vedrà presto il varo. Idem Berlusconi. A quel punto, l’abbraccio finale fra i due ex premier potrebbe essere l’approdo politico “obbligato”. Un abbraccio politicamente ad alto rischio quanto dirompente per gli attuali equilibri, da far rendere robetta il “patto del Nazareno”. Ecco allora il “Partito della Nazione”. O il “Partito dell’Italia”. Solito tatticismo e gioco delle tre carte arraffa potere o vero inedito progetto politico per cambiare l’Italia? E Salvini? Crepa. Dal ridere.

Commenti
    Tags:
    berlusconirenzi





    in evidenza
    Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

    Annalisa fa doppietta

    Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

    
    in vetrina
    Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce

    Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce


    motori
    BMW lancia i corsi di guida avanzata per conducenti di veicoli blindati

    BMW lancia i corsi di guida avanzata per conducenti di veicoli blindati

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.